MORTA LA LEGA CHI SI OCCUPA DELL'ORGANIZZAZIONE DEL SUPER 10

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[quote="giangi2"]In realtà il sistema sport in Italia campa su:
- calcio
- volontariato/iniziativa privata
- contributi statali (CONI)
- mecenatismo/sponsorizzazioni (vere o fasulle che siano)

scusa ma ti sbagli
funzionava cosi quando esistevano le schedine del totocalcio
ora che questi introiti sono venuti a mancare per via del superenalotto,il coni avendo meno introiti da distribuire alla varie federazioni attua dei tagli.
Il volontariato non esiste piu'!!!!!!!
Per quando riguarda i contributi statali,gli atleti piu' meritevoli (medagliati olimpici/europei/mondiali/o cmq di interesse internazionale)vengono assunti dai gruppi sportivi militari (Esercito,aeronautica,FFGG,FFOO,FFAA,VVFF,carabinieri,forestale),e non solo dove il professionismo non esiste (cosa intendi per professionismo?)ma bensi di qualsiasi sport riconosciuto dal CONI

[giangi2]

Per professionismo intendo atleti che vivono facendo sport; quanti sono in Italia gli atleti di nuoto, scherma, atletica leggera, sci (solo per citare i principali) che potrebbero allenarsi a tempo pieno senza essere assunti nei corpi militari? Per olti l'unica alternativa potrebbe essere la "borsa di studio" del CONI finalizzata alla preparazione olimpica.
Per quanto riguarda il volontariato invece, a livello dirigenziale, esiste eccome, e sopperisce alle esigenze delle attività di base che altrove è svolta a livello scolastico (il fatto poi che dirigenti dilettanti svolgano attività molto delicate e importanti per tutto il movimento sportivo, è tutto da valutare, nei pro e contro, però è così).

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Per professionismo intendo atleti che vivono facendo sport; quanti sono in Italia gli atleti di nuoto, scherma, atletica leggera, sci (solo per citare i principali) che potrebbero allenarsi a tempo pieno senza essere assunti nei corpi militari? Per olti l'unica alternativa potrebbe essere la "borsa di studio" del CONI finalizzata alla preparazione olimpica.
Per quanto riguarda il volontariato invece, a livello dirigenziale, esiste eccome, e sopperisce alle esigenze delle attività di base che altrove è svolta a livello scolastico (il fatto poi che dirigenti dilettanti svolgano attività molto delicate e importanti per tutto il movimento sportivo, è tutto da valutare, nei pro e contro, però è così).

le famose "borse di studio" non sono elargite dal coni ma dalle singole federazioni
mi chiedi ( o ti chiedi nn cambia!) quanti sono gli atleti che si possono allenare a tempo pieno, senza far parte di un gruppo sportivo militare? bhe penso nessuno!
allenarsi e vivere da professionista non è da tutti ! o sei molto ricco oppure devi lavorare ma allora non puoi studiare e allora devi scegliere o lavori e ti alleni oppure studi e ti alleni ma chi ti "mantiene"?
Le borse di studio in questo periodo sono ai minimi storici,talmente basse che per vergogna non le scrivo.
per quanto riguarda il volontariato di base ben venga! per troppi anni lo sport italiano ha funzionato con il volontariato che poi e diventato dirigente, che poi occupa posti importanti nel mondo dello sport italiano..........e guarda che risultati!!!!

[giangi2]

Non dico che sia giusto o sbagliato, ma semplicemente che la situazione italiana è anomala e basata più sulla buona volontà dei singoli che sulla professionalità; pensiamo a tutte le società di base che mandano in campo o in palestra persone non adegatamente preparate, e pensiamo a quanto carente sia la preparazione motoria di base dei nostri ragazzi (chi fa attività giovanile se ne rende conto, vedendo come sono i ragazzi che iniziano a praticare sport per la prima volta). Se non vogliamo affidare tutto ai gruppi sportivi scolastici, come ad esempio negli USA, potremmo almeno pretendere che nelle scuole fosse fatta una vera educazione motoria di base (corsa, coordinazione, ecc.).

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Non dico che sia giusto o sbagliato, ma semplicemente che la situazione italiana è anomala e basata più sulla buona volontà dei singoli che sulla professionalità; pensiamo a tutte le società di base che mandano in campo o in palestra persone non adegatamente preparate, e pensiamo a quanto carente sia la preparazione motoria di base dei nostri ragazzi (chi fa attività giovanile se ne rende conto, vedendo come sono i ragazzi che iniziano a praticare sport per la prima volta). Se non vogliamo affidare tutto ai gruppi sportivi scolastici, come ad esempio negli USA, potremmo almeno pretendere che nelle scuole fosse fatta una vera educazione motoria di base (corsa, coordinazione, ecc.).

giusto, condivido pienamente

[giangi2]

Per tornare IT, se il tuo movimento non esprime professionalità adeguate, diventa difficile anche organizzare e valorizzare il massimo campionato italiano, però siamo sempre nell'anomalia di uno sport in cui i club sono "poveri" mentre la federazione ha gradi risorse. Secondo me poteva e potrebbe usarle meglio.

[Laporte]

Insomma nel giro di un paio d'anni l'Italia del rugby sarà in tutto e per tutto simile alla Romania comunista, dove il rugby era esclusivamente una emanazione diretta della federazione ed le squadre locali poco più che dei circoli ricreativi dove i giocatori validi venivano subito pescati e dirottati verso la squadra dell'esercito o della polizia.

ohhh finalmente qualcun altro lo ha capito e lo dice : Bravo !

Minchia..ci manca solo Franceschini o Bersani presidente Fir ed il quadro sarebbe perfetto....e perchè non l'assassino premier iraniano....!!!! Peccato che in Italia ci sia un governo democraticamente eletto ....per cui i rugbysti/comunisti possono solo sparare le solite vetuste ca...te

mi sa che hai bisogno di un'amante----

[Yattaran]

Cari signori forse qua non è chiara una cosa (anche se mi pare che il prof. Ascione nell'ulima sua intervista al Gazzettino l'abbia detto chiaramente): la FIR ha ucciso la LIRE (che per conto suo si è data una bella mano ad infilare la testa nel cappio) con lo scopo preciso di uccidere definitivamente il Super 10 ed i club che vi partecipano.

Una volta azzerati i club dal punto di vista economico (zero sponsor) e sportivo (nessun giocatore di livello) e quindi più generalmente "politico" (chi non fa girare soldi e/o tifosi non conta nulla), la FIR avrà mano libera nella gestione di tutto il rugby italiano, dalla selezione dei giovani con le Accademie, alla preparazione e selezione dei tecnici, alla gestione delle franchige che disputano le coppe (Heinen e Challenge), alla scelta delle franchigie che andranno in Celtic, alla gestione della Nazionale e sopratutto alla gestione degli introiti economici (rilevanti) che provengono dal 6 nazioni e dalle coppe.

Insomma nel giro di un paio d'anni l'Italia del rugby sarà in tutto e per tutto simile alla Romania comunista, dove il rugby era esclusivamente una emanazione diretta della federazione ed le squadre locali poco più che dei circoli ricreativi dove i giocatori validi venivano subito pescati e dirottati verso la squadra dell'esercito o della polizia.

Siamo proprio sicuri che per ottenere (forse - vedi disastroso Mondiale Under 20 cui ha partecipato una nazionale formata solo da "accademici" -) una o due vittorie al 6 Nazioni era necessario distruggere completamente il tessuto rugbystico dei club e delle piazze storiche ?

Scusate se forse sono andato un po' OT, ma credo che quanto detto sopra contenga una risposta alla domanda posta nel titolo: chi si occupa dell'organizzazione del Super 10 ? Nessuno, perchè la FIR non vuole che nessuno lo faccia !

splendido, magnifico, quoto tutto, assolutamente tutto.
bravo Zenith!
hai una birra pagata se vieni a Padova, sallo.

[EmmePi]

Certo! L'ha detto molto chiaramente nella sua intervista Ascione!

[Chuba]

Secondo me non si distrugge nulla, se non il professionismo straccione di chi vive molto sopra le proprie possibilità.
Scusate se mi ripeto, ma per troppo tempo c'è stata la fila alla greppia. Adesso la greppia si è accorciata ulteriormente e qualcuno non riuscirà più a mangiare.
Capiterà quello che molti auspicano, cioè molti giocatori italiani in più in campo e il livello medio del campionato che rispecchierà il valore reale del movimento.
Poi ci saranno i pro che saranno l'obiettivo dei giovani di belle speranze.

[erbolario]

Sport
Chi supera il tetto deve pagare una 'luxury tax'
Uefa, stop alle spese pazze. Semaforo rosso per i Paperoni del pallone
Vilnius - (Adnkronos) - La Confederazione continentale scende in campo contro gli acquisti stellari e gli ingaggi milionari che drogano il pallone europeo: i club dovrebbero spendere in proporzione al fatturato
Vilnius, 2 lug. - (Adnkronos) - Stop alle spese pazze, semaforo rosso per i Paperoni del pallone. La Uefa scende in campo contro gli acquisti stellari e gli ingaggi milionari che drogano il pallone europeo. L'impegnativa sfida viene lanciata nell'estate segnata dalle follie del Real Madrid, che stacca assegni pieni zeppi di zeri per costruire una squadra 'galactica'.


Il presidente Florentino Perez ha comprato Cristiano Ronaldo, Kakà, Karim Benzema e Raul Albiol, in ordine decrescente di prezzo, per un totale di quasi 215 milioni di euro. La campagna acquisti non è ancora finita: c'è tempo e denaro per prendere Franck Ribery, Xabi Alonso e David Silva.

Altri big, e soprattutto, altri milioni di euro. Troppi, a giudicare dai commenti del presidente della Uefa, Michel Platini. ''A livello personale non capisco come si possano spendere 90 milioni di euro per un giocatore", dice l'ex calciatore della Juventus riferendosi all'acquisto di Ronaldo, il più costoso nella storia.

"Queste cifre m'imbarazzano. Ma io mi ricordo anche del trasferimento di Maradona dal Barcellona al Napoli per una cifra equivalente a 6,5 milioni di euro e già allora lo trovai indecente. Penso che qualcosa di sbagliato c'e'", dice il francese. ''Non mi piace tutto questo - ribadisce -. Ma ripeto: se i club hanno i soldi cosa posso farci?''.

Per ora, nulla. Per avere regole certe bisognerà aspettare ''due o tre anni''. L'iter, però, è cominciato. L'esecutivo della Uefa, che si è riunito a Vilnius, ha gettato le basi. ''Il principio fondamentale nella strada verso un gioco più giusto e trasparente è che il calcio dovrebbe premiare quei club che vivono con i propri mezzi'', è la dichiarazione d'intenti della confederazione.

''Ciò significa che i club dovranno ridurre i loro costi. Per essere fattibile, stipendi e costi per i trasferimenti dovrebbero essere proporzionali alle entrate generate. I club dovrebbero investire nei loro settori giovanili e utilizzare i talenti prodotti per rinforzare le loro squadre'', aggiunge la Uefa.

Il futuro di un calcio sano e etico, quindi, dovrà concretizzarsi con il varo di misure simili al salary cap che caratterizza gli sport professionistici americani: dall'altra parte dell'Oceano Atlantico, non si possono spendere somme illimitate per soddisfare le richieste delle superstar del basket NBA o del football NFL.

Chi supera il tetto deve pagare una 'luxury tax', una tassa supplementare.

[newrunner]

Insomma nel giro di un paio d'anni l'Italia del rugby sarà in tutto e per tutto simile alla Romania comunista, dove il rugby era esclusivamente una emanazione diretta della federazione ed le squadre locali poco più che dei circoli ricreativi dove i giocatori validi venivano subito pescati e dirottati verso la squadra dell'esercito o della polizia.

ohhh finalmente qualcun altro lo ha capito e lo dice : Bravo !

Minchia..ci manca solo Franceschini o Bersani presidente Fir ed il quadro sarebbe perfetto....e perchè non l'assassino premier iraniano....!!!! Peccato che in Italia ci sia un governo democraticamente eletto ....per cui i rugbysti/comunisti possono solo sparare le solite vetuste ca...te

mi sa che hai bisogno di un'amante----

Preoccupati del tuo...quello parmense con tre nick...quando negli intervalli dei corsi di recupero impari un italiano decente...