Ciao Pier,
ti rispondo e spero di darti una panoramica esaustiva; essendo da molti anni nel mercato rugby come commerciante/produttore ed appassionato ho seguito come te l'evoluzione delle maglie da rugby.C'è stata la variazione dalla maglia "tradizionale" non solo dal punto di vista della fantasia, ma anche dei materiali utilizzati.
Per quel che riguarda la fantasia:
Diciamo che le maglie non rigate in particolare hanno le seguenti caratteristiche:
-Maggiore Visibilità allo sponsor, in quanto la rigatura tende a "coprire" lo sponsor ed a mascherarlo (era solito in passato fare una "toppa" che si applicava sul petto e mostrava lo sponsor che sul rigato tendeva a perdersi), con i maggiori investimenti nel rugby credo che anche gli sponsor facciano una pressione maggiore per avere visibilità.
-Maggiore facilità di realizzazione di maglie "taglia" e "cuci" in quanto la manodopera impiegata ed il tempo di lavorazione è decisamente inferiore a quello impiegato per fare una maglia rigata. (tanto per farti capire a grandi linee, una maglia rigata "tradizionale" si realizza lavorando il "filo" e realizzandola partendo dalle rocche di filo appunto, una maglia fantasia, anche non uniforme, si compone acquistando delle pezze già fatte di tessuto e facendola tagliare e cucire dalla sarta, fino a creare il modello desiderato).Le aziende tentano quindi di "semplificare" il lavoro, ed abbassare i costi.
Tengo a precisare che la vera maglia da rugby rigata non è fatta da righe cucite, ma da una lavorazione ben più complessa (come spiegato).
Negli ultimi anni, con l'introduzione dei materiali sintetici si è "aperto" un nuovo mondo ai produttori di maglie da rugby.Materiali "tecnici" (a volte spacciati come tali solo perche composti da poliestere) hanno dato il via ad una rivoluzione che ha visto tante squadre utilizzarle ed indossarle con pareri favorevoli o meno.
Questo approccio ha avuto diversi risvolti:
-E' stato possibile stampare su maglie più loghi abbassando i costi degli impianti singoli;
-Creando materiali più leggeri ed aderenti si è tentatè di rendere più "aerodinamico" e "acchiappabile" il giocatore
-Le maglie essendo fatte di materiali sintetici non trattengono (o trattengono meno) acqua e sudore, rimanendo meno pesanti
Questa è una blanda analisi dell'evoluzione delle maglie rugby, ma ce ne sarebbero tante da dire.
Ci tengo a sottolineare anche il mio parere, sperando di non offendere i gusti di nessuno.
Il rugby è rugby....le maglie degli ultimi anni, specialmente quelle della Top Ten italiana sembrano delle brutte copie di quelle da ciclista/calcio ; Vi è stato un aumento vorticoso di stampe su maglie che le hanno fatte sembrare veramente delle cartine geografiche e molte hanno perso il loro fascino.
La maglia rigata ha un suo fascino....non saprei spiegarlo, ma ogni volta che ne vedo una anche se rivista 1000 volte mi piace sempre!!
Anche se le maglie sintetiche sono più leggere etc. etc. .... la maglia da rugby è stata sempre indossata dentro e fuori dal campo con orgoglio....con alcune di queste dopo 10 minuti e si schiatta dal caldo o peggio si puzza da morire in quanto nonostante siano "traspiranti" , i sintetici amplificano gli odori.Credo che le case produttrici spesso tendano semplicemente a cercare qualcosa in più, per far parlare del nuovo prodotto o del nuovo materiale,soddisfando la creatività dei loro Product manager; questa mentalità è iper-presente nel mondo del calcio ma, a mio parere, è ben differente da quella del rugby, dove la tradizione e la "qualità" non è mai stata messa in secondo piano, magari per dire di avere una maglia "nuova" o "innovativa".....un'esempio per tutti, la maglia dei Barbarians......da una vita ha un taglio semplice. fantasia rigata, ....ed i colori?Nero e Bianco con 1 sponsor al centro petto e basta!
This is Rugby!
Tanti saluti